L'arte dell'interior styling

L'arte dell'interior styling

settembre 10, 2012
Spesso mi ritrovo a dover rispondere alla domanda "cosa vorresti fare da grande?" (da grande poi...vabbè), e altrettanto spesso, alla risposta "l'interior stylist", mi ritrovo davanti sguardi interrogativi.
Adesso grazie ad una sequenza fotografica trovata su Elle Interior posso tentare di spiegare il processo di uno styling d'interni passo dopo passo...più o meno!




 
So benissimo che la maggior parte di voi che frequenta il blog sa già cos'è uno styling d'interni ma immaginavo avreste comunque apprezzato le splendide fotografie di Magnus Anesund "stylate" da Tina Hellberg. ;)

23 commenti

  1. Le immagini sono molto interessanti: fanno capire perfettamente la versatilità che può avere un ambiente semplice e l'equilibrio che ci deve essere in ogni composizione.
    A mio parere "l'interior stylist" è una specializzazione molto affascinante e utilie: in un Epoca in cui le possibilità di "allargarsi" e di aumentare il proprio spazio casalingo sono sempre più ridotte, è essenziale calibrare gli spazi, mantenendo sempre uno proprio stile che ci rappresenti.

    Post più bello del solito Miss.
    Brava!

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    1. Grazie doc! Ovviamente tu che sei dell'ambiente conosci bene la questione...

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  2. ora so "perfettamente" cos'è l'interior stylist... grazie!!!

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    1. ;) prego shanta! purtroppo in italia non è una figura professionale molto conosciuta!

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  3. e se diventare fotografo d'interni? come funziona?

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    1. credo che inizialmente possa bastare una scuola professionale di fotografia.. ma non so come avvenga la specializzazione sul soggetto "interni"! di sicuro ci sarà qualche master specifico...

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    2. mi piacerebbe moltissimo come lavoro :)

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  4. Complimenti per il blog da un'interior designer (finalmente posso dirlo) alle prime armi!
    Ps,attira molto anche a me la cosa della fotografia d'interni

    Silvia

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    1. Grazie Silvia :) Wow, un'interior designer tra noi! Benvenuta ;)

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  5. ...anche le parole, i modi di dire, le eitchette vanno di moda e siccome vanno di moda si presume che tutti ne conoscano il significato. In realtà non è così. Quindi hai fatto bene a rispolverare il concetto di 'interior stylist'. Spiegarlo attraverso le immagini è ancora più facile. Bello il tuo blog! sarai una bravissima interior stylist.
    ciao
    momben

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    1. Lo spero tantissimo momben... In effetti con l'avvento di tutti questi neologismi si fa un po' di confusione a individuare il vero e proprio significato. Il problema è che c'è ancora gente che non distingue interior designer da interior stylist...
      Grazie del commento! ;)

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    2. Se riconoscono la differenza tra le due sono già avanti te lo assicuro! Qui in italia siamo ancora parecchio indietro purtroppo..
      quando mi presento come interior designer il più delle volte finisco col sentirmi dire "ah, sei un'arredatrice!".
      sob.
      Silvia

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  6. Ah Camilla non solo la professione di interior sylist in italia non è molto conosciuta, non è nemmeno RICONOSCIUTA!!!! Non solo la gente comune ha difficoltà a capire il ruolo di questa figura professionale ma anche i fotografi (non tutti per fortuna) pensano di poterne fare a meno (non parliamo di grandi riviste di interni ovviamente)! Come per ogni novità ci vuole del tempo. La gente deve imparare e metabolizzare.....poi può comprendere. L'idea delle foto in sequenza l'ho adottata anch'io; ho fotografato le sequenze di alcuni miei styling e spessissimo le utilizzo per far capire al volo il concetto, è utilissimo perchè come sempre le immagini spiegano meglio di mille parole!!!! Simona

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    1. Simona, mi trovi d'accordissimo. In ogni caso sono fiduciosa che in un futuro (speriamo molto vicino), la professione verrà riconosciuta anche qui in Italia (visto che è una delle patrie del design). Incrociamo le dita, non ci resta che attendere che fotografi & co. si diano una svegliata ;)

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  7. Leggo per caso il tuo post originale e la risposta di Camilla.
    Mi chiamo Laura sono interior e fashion stylist da 14 anni. Per esperienza, gli stylist non avranno mai una categoria. Sono troppo impegnati a elogiare se stessi e a guardare i colleghi come acerrimi nemici. Se ci fosse un'associazione come la Tau Visual ( fotografi) che tutelasse la Nostra essenziale creatività, godremmo di vantaggi dovuti.
    Ah una piccola errata corrige: Lo stylist non è un artista: è una persona che, partendo dalla presa di coscienza di avere alcune qualità nel campo, decide di STUDIARE e applicare psicologia, matematica, colore a un frame vuoto. Chi "ha gusto" è solo uno che ci prova. Le icone della mia generazione forse non dovevano avere ferrei requisiti tecnici, parlo da figlia di una stylist che negli anni 70 sperimentava su di se tecniche che oggi vengono studiate. Erano i tempi in cui si trovavano a dare le regole, era la vera creatività che sfociava nella sperimentazione a far scaturire nuove combinazioni visive. Forse la mia è una visione severa ma concreta. Chi fa la valigia e va a milano per avere esperienza, fa bene. Ma se prende subito la strada del business ed è bravo nel coglierla senza investire in studi approfonditi di prospettiva (sempre meglio avere una buona laurea in architettura o in belle arti| scenografia) prima o poi cade pesantemente.
    L'esperienza fa il resto. Ricordo, dopo tre anni come creativo in una rivista di arredamento, di essere incappata nelle fauci di un famoso architetto,
    che oggi considero come mio padre putativo.
    Lui ha demolito tutto ciò che mi hanno insegnato a fare per un redazionale.
    Oggi vedo il mondo per assi cartesiani e tendo, una volta finito l'allestimento, a farmi un giro. Quando torno tolgo metà degli oggetti che ho messo. Una settimana fa ho fatto un colloquio con uno dei più prestigiosi fotografi di lifestyle del mondo. Mi ha definito "secca". Ha ragione. Questo aggettivo è la mia impronta che specula perfettamente la mia personalità. E quattordici anni dopo il mio start up, mi rimetto in discussione.

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    1. Mi permetto di esprimere il mio punto di vista: personalmente ritengo che rimettersi in discussione sia istruttivo per ogni essere umano, ma sia essenziale e doveroso per ogni professionista, in qualsiasi campo, non dovrebbe essere considerato un pregio. Hai ragione Laura quando dici che non ci improvvisa stylist, così come non ci si può improvvisare in qualsiasi altro campo professionale che si fondi su delle basi tecniche (e non solo), ma ritengo anche che in questa professione come nell'interior design, nell'architettura e in tante altre, il "gusto" sia un elemento decisamente necessario e gli insegnamenti teorici accademici siano indispensabili come base di partenza ma debbano essere di volta in volta "adattati", rielaborati, interpretati e questo a mio avviso è il lato "artistico" della professione. A mio avviso in questi settori la sperimentazione è d'obbligo e l'esperienza, la saggezza e l'umiltà siano sempre e comunque valori aggiunti dell'essere umano in quanto tale. Simona

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  8. Ciao sono una interior stylist. Lo sono da 15 anni.
    Nel mio lavoro, la parola arte, creatività, gusto sono bandite.
    Si deve, in partenza, avere attitudine e qualità estetiche, ma la preparazione, la storia dell'arte, dell'architettura, del design inteso come prodotto commerciale dal 1890 devono essere ben chiari e saldi in mente.
    Ci sono due vie di pensiero per essere stylist
    quello di impersonare sempre se stessi avendo la fortuna oggi di innovare con nuovi stili, cosa rarissima, oppure di essere degli attori preparati col metodo Stransberg e annullare se stessi in virtù di un progetto specifico.
    Credo di fare parte di questa categoria. ogni 6 mesi, secondo i trend, cambio comunque mano, mood, se così si può dire. questo per essere sempre competitiva in virtù della concorrenza dei giovanissimi che si devono fare le ossa o dei grandi che sono autoreferenziali.
    Credo comunque che lo studio e il o i metodi di composizione siano alla base di qualsiasi styling che si tratti di food come un piatto di formaggio o che si tratti di svuotare il piano di un palazzo per minimizzare i pesi visivi.
    Di artistico c'è quindi molto poco. Chi fa il lavoro colo con "arte e gusto" cade a tonfo prima o poi. Chi fa il lavoro studiando ogni giorno, dopo aver studiato una vita, cade di rado. Consiglio non università specifiche ma una bella laurea 3+2 in architettura o a Brera in scenografia ( non il triennio) e qualche master specifico in comunicazione di massa, prima di iniziare a proporsi. E quando si comincia ci si rende conto che è come cominciare da zero.
    I professionisti di Elle Decor, quasi tutti, hanno questi feedbacks. Solo qualcuna, interior divine, ce l'ha nel sangue e ha vissuto l'evoluzione della comunicazione quand questa veniva creata a cavallo fra i 70s e gli 80s.
    Sono 15 anni che svolgo onestamente questa professione con rigore tedesco e volontà di ferro nella mia evoluzione. Il consiglio + grande per un aspirante interior stylist è quello di studiare non mollando mai.
    LP

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    1. Ciao,
      stavo cercando in internet come si diventa stylist e mi è capitato di leggere il tuo commento. Sono un giovane architetto con la passione per gli interni (passione con la P maiuscola) e non so da che parte cominciare. leggo e rileggo i programmi dei corsi che potrebbero fare al caso mio e non riesco a capire cosa mi potrebbe essere d'aiuto per poter imparare questo lavoro. Non potresti darmi/ci qualche consiglio? Grazie

      Maddy

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  9. credo di averti già risposto. leggi bene.
    c'è anche un'altra sigla CPC: colpo di culo
    bisogna averlo per iniziare. io l'ho avuto quando tutti non volevano fare gli stylist.
    oggi ci sono più stylist e pierre che ragionieri e fabbri. e tutti con grandi ego.
    ti scrivo perchè sto scattando in questi giorni col busto per l'ernia al disco.
    me la sono fatta venire perchè SO sporcarmi le mani e fare fatica fisica.
    un altro consiglio nel ns lavoro ci sono tante stelle cadenti. ci sono amici degli amici degli amici che ti fanno lavorare. se cade un amico cadi pure tu.
    da subito mi sono creata una sorta di libertà intellettuale e professionale che mi permette di essere stoicamente, oggi più che mai, una cometa di halley e non una scia nel cielo. questo comporta una visione a lunga distanza per obbiettivi intermedi con sacrificio personale non indifferente. pensa alle mie parole perchè questo mondo è dorato e crudele allo stesso tempo.
    Ho scelto di non insegnare a nessuno il mio know how e i metodi. Sempre meglio di chi cerca assistenti a costo zero e gli dice " ruba con gli occhi"
    pensaci bene

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  10. Bhè se hai ancora il busto ed hai bisogno di una mano, fai un fischio;).... grazie comunque!


    Maddy

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  11. ciao … potete spiegare gentilmente come avvicinarsi a collaborare con giornali riviste tv ecc dopo aver effettuato il proprio portfolio?
    Come fa un interior stylist a trovare lavoro? Grazie

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